Questa è una prova. Vi voglio proporre un assaggio di qualcosa che mi è venuto in mente nel mese di Agosto, dopo aver letto i primi tre volumi del mitico “Les Gouttes de Dieu” di cui ho già parlato in un articolo precedente.
Di cosa si tratta?
Di una degustazione naturalmente… O meglio dell’inizio di una serie di degustazioni dove le note fanno appello all’immaginazione… Un linguaggio analogico, che nulla, o poco, ha a che vedere con il vino in questione… se non le immagini evocate dal senso del gusto. Una sorta di “wine brand content” un pò improvvisato…
Il vino è un Haut-Médoc de Giscours (2000), bevuto con stupore e orgoglio dan nostro eroe Giapponese alla fine del secondo volume.
La domanda è la seguente: “Che cosa hai provato Shizuku?”: “Un carosello… ero in un luogo dorato, c’era della musica, era un viaggio talvolta lento e corto, ma piacevole, ho risentito la gioia spensierata di un giro a cavallo in un parco d’attrazione...”
Ed ecco la libera versione, un pò goliardica, pensata da Charliban e la sottoscritta per divertirci un pò:
[VIMEO 16826710]
Vi piace l’Haut-Médoc de Giscours? C’è qualche altro vino che volete proporre?
Per gli appassionati della parola nel vino:
“oui, ce vin ne crée pas la peur d’une montagne russe et n’en impose pas comme une grande roue. Mais je crois moi aussi que son arôme emporte celui qui le boit…dans un joyeux petit voyage. En effet, l’attaque jeune d’orange pressée laisse la place à un arôme d’amande plus doux, qui disparaît aussitôt après…c’est un joli vin, au petit goût de revenz-y…comme un manège dont on veut faire un autre tour “
musica: Jeremy Gasnier, flower (wedding day)
montaggio Charliban
pubblicazione : Magdalene Vinum
Buona degustazione