Château Saint-Thomas : l’Arak di Saïd Touma e altre storie

Château Saint Thomas, a Kab-Elias, sulla strada che porta verso l’ovest… il sud ovest, verso il lago Qaraoun. Idealmente all’orizzonte si stagliano le vette irraggiungibili del Monte Hermon, Jabal el Cheik.

Conobbi Joe Assad, proprietario e wine maker, durante un’edizione del Prowein, anni or sono, e qualche mese dopo devo essergli piombata in cantina per una visita.

Joe, le sorelle Nathalie, Claudine, Micheline e tutta la famiglia sono persone straordinarie, persone che sanno come farti sentire a casa, sempre… in ogni circostanza.

Arc en Ciel: festival de l’Arak, 2017

Persone che hanno imparato dal padre Saïd Touma, venuto a mancare qualche settimana fa, ad amare il prossimo, il loro mestiere ed il loro meraviglioso Paese.

Said Touma, un uomo sempre sorridente, un professionista dalla semplicità e generosità disarmante, come pochi ne esistono ancora.

Qualcuno capace di accoglierti a casa, invitarti a colazione, pranzo o cena e leggere con profondità il fondo del caffè rigorosamente libanese, servito nella meravigliosa e tipica tazza tonda con motivi regolari, i solchi nelle tue mani e, raccontandoti aneddoti sulla raccolta dell’anice in Siria, assicurarti che tutto andrà bene. Che nel tuo futuro tutto sarà luminoso, come il sole a Kab Elias.

Persone così, quando se ne vanno, lasciano il segno, un piccolo e profondo solco nel cuore. E così è stato per me quando ho appreso della scomparsa di quest’uomo dal sorriso contagioso e dal cuore grande.

Said conosceva tutti i segreti dell’Arak, il popolare distillato all’anice verde di Siria, bevanda tra le più popolari in Libano. Una bevanda ancestrale, prodotta a partire da puro succo d’uva di varietà Obeïdeh, un vitigno autoctono libanese, distillato diverse volte per esaltarne la purezza e l’aroma dell’anice verde. Un distillato sopravvissuto anche durante la dominazione degli ottomani, a seguito della quale numerose varietà ampelografiche scomparirono in via definitiva.

L’Arak Touma, tra i più conosciuti, è ancora confezionato in una meravigliosa bottiglia tradizionale con etichetta in arabo.

Qualche cenno sulla cantina

La cantina è stata fondata nel 1990, da Saïd Touma, un grande uomo appassionato con 50 anni di esperienza nella distillazione e fermentazione del succo d’uva (padre e nonno erano già importanti produttori di Arak)

Saïd, fece sua la passione del padre per le vigne ed il vino, riuscendo a trasmettere gli stessi valori al figlio Joe-Assad, che si è specializzato in viticoltura ed enologia a Bordeaux e a Montpellier.

La cantina è situata su una collina antistante la parte ovest della valle della Bekaa ad una altitudine di più di 1000 metri.

I 65 ettari di proprietà sono esposti sul versante est del Monte Libano. Vi si trovano Canernet Sauvignon, Syrah, Merlot, Petit Verdot, Pinot Noir, Chardonnay, Obeidy, Viognier e Sauvignon Blanc, perfettamente a loro agio nelle condizioni climatiche e geologiche della Valle della Bekaa, un clima Mediterraneo e semi continentale caratterizzato da inverni freddi e piovosi ed estati calde e secche .

Il suolo garantisce un buon drenaggio ed è costituito da un misto di terreno limoso sabbioso e suolo calcareo.

È nel 1998 che vede la luce la prima annata. Il generoso terroir, il know how ancestrale dei viticoltori libanesi e l’arte e la passione di Saïd e Joe Touma, costituiscono un mix perfetto per la produzione di vini di grande apoeal. L’affinamento è in barriques di rovere francese, in una grotta sotterranea scavata nella roccia a 30 metri di profondità, illuminata in modo suggestivo, con un’umidità prossima all’80% ed una temperatura costante.

L’Eponimo Touma, significa Tommaso, come il Santo, al quale egli è stata dedicata una cappella di rito ortodosso all’interno della cantina.

Tra i vini prodotti segnalo il Pinot Noir, uno dei rari di questa zona, decisamente diverso dai pinot neri a cui siete abituati (non per questo c’è da storcere il naso come già successo durante una degustazione in Italia); e l’Obeidy in purezza, di cui Joe è stato uno dei primi ambasciatori di successo. In seguito ad anni di ricerca su questo vitigno autoctono dell’acidità piuttosto bassa, è riuscito a creare un vino fresco e profumato, davvero molto piacevole.

Per chi lo volesse acquistare è disponibile in Italia.