Vinitaly 2018: suggerimenti sparsi de Le Vin Parfait

Vademecum Vinitaly 2018

Vintaly 2018, una delle più importanti manifestazioni dedicata ai vini italiani e agli spiriti al mondo inizierà tra pochi giorni, precisamente domenica 15 aprile e si concluderà mercoledí 18 aprile.

È una manifestazione dedicata sempre più ad un pubblico di professionisti, ma non mancano eventi per tutti i wine lovers, basta guardare qui : www.vinitalyandthecity.com ad esempio.

Per i più connessi, pregando che la connessione funzioni, ecco le informazioni

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Per i consigli pratici su come arrivare, dove parcheggiare, etc. potete guardare qui : https://www.vinitaly.com/it/informazioni-per-i-visitatori/come-raggiungerci/

Il mio consiglio è di evitare l’utilizzo dell’auto il più possibile, la rete ferroviaria funziona piuttosto bene, e dalla stazione è possibile anche raggiungere la fiera a piedi, che una camminata non ha mai ucciso nessuno. Altrimenti ci sono i bus dedicati all’evento o in alternativa le linee 21/22 che passano dalla stazione di Verona PN e in 4 minuti che si fermano accanto alla fiera.

Non ho molto tempo a disposizione per dilungarmi in racconti, quindi condivido con voi una parte della mia agenda… nella quale resta comunque dello spazio per inserire gli incontri fortuiti, che sono poi i più belli.

Per ciò che riguarda l’Italia .

Io fossi in voi comincerei con il sole del padiglione Sicilia, e non mi perderei per nulla al mondo Cantine Fina (PAD 2 STAND 28B), chiedete di Federica e dite che vi ho mandato io, assaggiate lo Zibibbo Taif, il Grillo Kebrilla, il moi preferito il Kikè e poi il Viognier… poi passate ai rossi, il Nero D’Avola, il Syrah e, prima di passare al capolavoro dal taglio bordolese Caro Maestro, assaggiate il Perricone che è una favola, un’esplosione … anzi, io tra i rossi inizierei con il Perricone. Comunque lasciatevi guidare da Federica che è bravissima.

Poi andrei a fare una capatina a Gorghi Tondi, visitai la loro cantina l’estate scorsa, e ne rimasi estasiata. I vigneti si trovano in una riserva naturale protetta dal WWF, e tutte le pratiche di coltura sono volte alla protezione di questo patrimonio unico che si affaccia sul mare.Hanno diverse linee, io vi consiglio di assaggiare i cru, in particolare Raja, lo zibibbo. PAD 2 STAND 102 F

Poi sempre in Veneto c’é Col del Lupo, dove troverete Marco Rosanda, classe 1975, che ha ereditato dal nonno una meravigliosa collina coltivata a vigneto con una vista mozzafiato sulla zona di produzione del Prosecco Valdobbiadene DOCG. I suoi vini sono freschi, con uno straordinario equilibrio tra acidità e note fruttate. In più Marco è simpaticissimo e single HALL 8 STAND FIVI DESK B07

E poi come non andare in Emilia Romagna, da Enio Ottaviani, una bellissima azienda con i vigneti situati nell’oasi del Val Conca. In questo stand sono tutti simpatici, qualità più unica che rara di questi tempi. A me dei bianchi piace molto lo Strati, vitigno pagadebit in purezza, tra i Rossi vi consiglio il Merlot Rubicone I.G.P. PAD1 STAND A3 B4

Poi c’è Michela Marenco, di Marenco Vini, e suo figlio Andrea al PAD 10 STAND I3, una grande amica, da non perdere la sua Barbera e il suo Moscato.

E poi c’è la bellissima Camilla, con la sua Cantina Massimago, che produce le più buone bollicine rosé a base di corvina… PAD 8 STAND H1

E ancora potete continuare:

Tenute Barzan, PAD8 L2, assolutamente da visitare, per i suoi vini e per la sua grande personalità.

‘Avita, PAD12 area Calabria,

Raina, Francesco Mariani Viticoltore in Montefalco, Vivit, Pad. 8

Ansitz Dornach – Patrick Uccelli + Enrico Togni Rebaioli Vivit Pad. 8

Consorzio del Sannio, PADIGLIONE B, Campania

Consorzio Vini dei colli Berici, dove il 15 aprile alle 15 ci sarà un confronto tra Carmenere versus Cabernet Franc, Pad 8 Stand L5

Infine non non potete mancare l’Istituto Marchigiano di Tutela, al Pad 7 Stand C6/C8

Se l’Italia (come a me) vi sta un po’ stretta, potete spaziare al padiglione internazionale, dove vi consiglio in primis di andare in:

Ungheria, Pad. 9 area D stand 1, che amo molto, per i suoi suoli vulcanici e la sua capacità di trasmettere freschezza e personalità ai suoi vini, in più gli Ungheresi sono un popolo geniale, quindi se non vi piace il Tokaji vi sarete comunque arricchiti umanamente.

Attraversate l’Oceano Atlantico, vi ritroverete in Perù, stand B3 Padiglione Internazionale (D), scoprirete il Pisco, un’acqua di vite dall’aroma fruttato e dall’aspetto limpido, emblema del Perù ed ingrediente ideale per creare dei cocktails sorprendentemente freschi ed aromatici.

Credo che tutto il padiglione Internazionale sia un vero atout per gli esterofili come me, quindi fateci comunque un giro… un piccolo tour del mondo in poche ore.

Ci sono tante altre bellissime cantine da scoprire, io mi fermo qui, per ragioni di tempo… se avete suggerimenti i commenti sono benvenuti (con Padiglione e numero di Stand perfavore)

Buon Vinitaly a tutti!