Dopo un Prowein (Dusseldorf) dove ho lavorato in prima linea per Château Kefraya, un’azienda vitivinicola situata nella valle della Bekaa (Libano), più precisamente nella parte ovest (di fronte al monte Hermon), mi preparo ad affrontare il Vinitaly come Ufficio Stampa . La sera, il 10 e l’11 aprile, se le gambe reggono sarò a servire Champagne in Corte Sgarzerie, dalle 19 più o meno, per l’esattezza lo Champagne Marguerite Guyot, dell’amica Florence. Va da sé che dovete venire a trovarmi, sarò stanca, ma prometto che sorriderò 😉
Il vinitaly è il vinitaly e mi piace per il suo essere italiano, per quella gioia di vivere che a volte diventa caciara, ma che per questo è irresistibile.
Quando sono a Parigi non potete immaginare quanto mi manca. .. per questo poi faccio il pieno di confusione a Beirut!
Sono di corsa, e nei ritagli cerco di fare un appunto su cosa visiterei io al vinitaly se avessi il tempo di farlo.
Intanto qualche qualche dato sullo stato di salute del vino italiano, preso dal comunicato stampa di Vinitaly:
sono tante le aziende che quest’anno parteciperanno al salone più importante per l’Italia del vino, che ha una quota di mercato del 21% e che si conferma secondo Paese esportatore di vino nel mondo per un valore registrato nel 2016 di oltre 5,6mld di euro e una crescita sull’anno precedente del 4,3%. Il vino è anche il prodotto agroalimentare che registra di gran lunga il miglior saldo commerciale con un surplus che supera i 5,3mld.
Pare che in questa edizione, infatti, il trend delle presenze estere si prospetti in crescita con nuovi buyer registrati provenienti in particolare da Cina, Usa, Regno Unito, Russia e Nord Europa, grazie anche alla collaborazione di ICE-Agenzia nel quadro del Piano per la promozione straordinaria del Made in Italy di Mise e Mipaaf. Nel 2016 su 130mila visitatori, 49mila erano operatori esteri di cui 28 mila buyer da 140 Paesi. «L’impegno diretto di Vinitaly sul fronte dell’incoming dei trader è imponente – sottolinea il Presidente di Veronafiere, Maurizio Danese –, con una selezione che si è svolta in 35 Paesi ritenuti dagli espositori più interessanti per l’export. Un’ulteriore accelerazione sul fronte del business che Vinitaly si sente di dover sostenere in un momento cruciale per l’export del vigneto Italia nel contesto di una congiuntura internazionale che sta ridisegnando la geografia del mercato».
Per il Direttore Generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani: «Lo scacchiere della domanda mondiale sta cambiando in modo più significativo rispetto al passato, basti pensare che dal 2010 a oggi il mercato italiano nei Paesi extra-Ue è cresciuto in valore del 51% mentre l’incremento della domanda Ue nello stesso periodo è stato del 38%. Ma non basta, serve lavorare sul brand e quindi sul prezzo medio – ancora troppo basso – e recuperare terreno su alcuni mercati emergenti come la Cina, che vedrà aumentare i consumi di vino del 79% da qui al 2020».
Passiamo all’azione, chi andare a trovare quindi?
Di sicuro gli operatori avranno già fatto il loro programma, ma se vi capita e non lo avete già previsto fate un salto da qualcuno di questi sotto, li conosco tutti, e ho assaggiato i loro vini, alcuni sono anche degli amici, altri clienti (consorzi).
Per regione:
Trentino Alto Adige:
Foradori : H8 F8 H7-9-10
Elena Walch: H6 D3
Friuli
Collavini: H6 D7, da assaggiare la loro Ribolla Gialla
Masut da rive: H7 stand B4/5/6
Cantina Produttori Cormons: H6 E6 , assaggiate il Vino della pace
Veneto:
Consorzio del Soave e del Lessini Durello: H5 F7 G4 G7
Consorzio di Tutela vino Bardolino: H4 G3
Massimago: H8 Stand H1 – Camilla è un mito, e fa un Valpolicella Superiore Doc strepitoso, Profasio, oltre che il Magò, una bollicina che scaturisce dalla vinificazione delle 3 uve rosse veronesi (corvina, corvinone e rondinella) in rosé, con 8 mesi sui lieviti, in francese si potrebbe dire une tuerie.
Tedeschi: H4 C3 – Quest’anno presenterà una ricerca sulla caratterizzazione aromatica dei vini condotta nella Tenuta di Maternigo in collaborazione con il Dipartimento di Biotecnologie dell’Università di Verona. Seguiteli sul loro nuovo canale instagram: @tedeschiwines
Bisol: H7 E7 E8, quest’anno hanno lanciato un’interessante iniziativa per ciò che riguarda le visite in cantina, scopritela qui: https://www.youtube.com/watch?v=hXcg26IO2C8
Zonin: H4 F5 , da non perdere Lunedì 10 aprile, sala gialla del Palaexpo, la chef stellata Cristina Bowerman introdurrà la #gastronomyexperience, con due cooking show alle 12.30 e alle 1.30. Martedì 11 aprile, stessa sala, un aperitivo speciale che vede l’abbinamento tra le bollicine mediterranee e la pizza napoletana di Enzo e Cristiano Piccirillo e Gianfranco Iervolino.. dalle 17!
Hastag ufficiali:#zonin1821; #albola; #roccadimontemassi; #masseriaaltemura; #feudobutera.
Infine fate un salto sullo stand di Settecento33, il Lessini Durello Spumante di Cantina di Soave, H5 -F7 G4 G7, ci troverete la bellissima e bravissima sommelier Marcia, inoltre quest’anno hanno realizzato un’iniziativa davvero carina, una joint venture con uno stilista italiano per presentare le caratteristiche dei loro spumanti attraverso delle realizzazioni sartoriali di alta moda che saranno indossate da splendide modelle che sfileranno nei padiglioni della fiera.
Lombardia:
Consorzio del Lugana : Palaexpo stand A10
Costaripa: H7 F3
Piemonte:
Marenco Vini: H10 I3
Vini Balbiano: H10 H3-10
Cascina i Carpini: H8 B8-E9
Emilia Romagna:
Enio Ottaviani: H1 A4-B4 , l’uscita per il primo anno con Strati ,il pagadebit bombino bianco che parla di mare, e poi ovviamente Caciara (omen nomen) e Clemente I. Ne vale la pena, credetemi!
Marche:
IMT , Istituto Marchigiano di Tutela. Io sarò li a dispensare sorrisi, quindi venite numerosi che vi aspetto: H7 C6/7/8/9
Vi segnalo una conferenza top che presenta l’indagine Nomisma promossa da IMT sul posizionamento dei vini autoctoni italiani nei migliori ristoranti del Paese. L’Appuntamento è lunedì 10 aprile alle 11 presso ovviamente il Pad.7 – Stand C6/7/8/9
Martedì 11 invece alle 9.30, stesso luogo ci sarà Ian d’Agata per una degustazione di Verdicchio di Matelica e Rosso Conero che celebrano il loro 50^ anniversario. Non potete mancare, vi aspetto numerosi!
Campania:
Fontanavecchia: HB
Ocone: HB
Mustilli: HB
Cantina del Taburno: H7 C5
Guardiense: HB
Sicilia:
Padiglione 2 (ma non solo) – Sicilia Doc cercate l’adesivo : taste & love wines of Sicilia Doc
E qui la lista delle aziende utilizzatrici del marchio #SiciliaDoc: https://goo.gl/pLB3Ic
Ci sarebbero tante altre aziende i cui vini vale la pena di assaggiare, e so di aver tralasciato tante regioni, e di aver dimenticato tanti amici, perdonatemi…
Buon Vinitaly a tutti!