EWBC 2011 in Franciacorta-Brescia versus Vinocamp 2011 Paris

Eccomi, come ormai d’abitudine, a fornire un piccolo rendiconto dei due ultimi eventi per geek del vino, dei quali i tag sono stati: VINO, WEB, RELAZIONI, INTERNAZIONALE ovvero European Wine Blogger Conference 2011 e Vinocamp Paris.

Non ho voglia di fare un riassunto dei due eventi, in primo luogo perché potete trovare moltissime informazioni già on line digitando su twitter la parola chave #EWBC, e ugualmente per foto e video su Flickr, YouTube o Vimeo. In più devo ammettere che mio malgrado non ho partecipato ai post conference trips a causa di una drammatica mancanza di tempo.

Il tema chiave durante l’EWBC è stato chiaramente lo storytelling, ovvero la narrazione, il fatto che un blogger debba narrare una storia, la sua ma non solo,  per poter essere interessante ed emozionalmente convincente. A mio avviso il rischio con internet, dove la velocità è la parola d’ordine e il concetto di simultaneità la struttura, è di non trovare il tempo per raccontare una storia, di perdere ricordi, parole e memoria!

E’ curioso che, malgrado l’avvento delle “nove tecnologie” ci siano cose che non sono mai cambiate nell’essenza.

A questo proposito c’è un testo molto interessante, che se un giorno avete tempo, varrebbe la pena di leggere: E. Havelock, Preface to Plato. Nella Grecia Antica, arcaica, della pre-scrittura, la sola fonte di informazione e cultura morale era costituita dalla Poesia, narrata dagli Aedi ed intesa come il racconto di una storia al limite tra il reale e l’irreale, ma soprattutto personale, soggettiva.

La nascita della scrittura (ben prima della tastiera), che vede il suo apice riflessivo con la filosofia di Platone, stabilisce progressivamente il primato dell’oggettività: la storia narrata da un punto di vista personale non è importante!

Per ciò che concerne il vino, ogni storia è una storia personale, ogni produttore si esprime in relazione al suo passato, al suo presente, al suo futuro sia che si tratti di un piccolo produttore come ad esempio Cascina i Carpini, sia che si tratti di un grande come Berlucchi. In ogni caso ciascuno ha la propria storia, e il vino è un oggetto privilegiato in tal senso: il vino non ha voce, ma i suoi aromi chiamano ricordi, quindi memoria, e l’etichetta spesso creativa esprime la poesia della storia personale.

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Bref!

L’European Wine Blogger Conference è stata per me l’occasione di incontrare i miei amici blogger francesi, portoghesi e di tutte le altre nazionalità, italiani compresi: just remember to have fun!

Mi è piaciuto molto l’articolo di Maria Grazia Melegari, sull’evoluzione dell’identità dei bloggers, che, qualora non aveste fatto, vi invito a leggere sul suo blog Soavemente. All’inizio la maggior parte dei blogger scrivevano per hobby e passione durante il tempo libero, ora si tratta spesso di professionisti, che utilizzano il loro blog come vettore comunicativo, una specie di biglietto da visita.

Durante Vinocamp (per il quale valgono gli stessi TAGS) abbiamo affrontato in uno degli atelier lo stesso argomento, ma per comprendere piuttosto: come un blogger può guadagnarsi il pane? Voglio dire, per occuparsi di un blog ci vuole tempo, tanto tempo. Le risposte sono differenti, ma in qualche modo alcune rispondono alla questione posta da Maria Grazia Melegari. Sempre più spesso ci sono agenzie che offrono ricompense per articoli mirati, poi ci sono i viaggi stampa, le degustazioni, i “campioni”… ma allora è la stessa cosa che per i giornalisti no? eh no miei cari, perchè i blogger, come scritto qui sono differenti dai giornalisti 😉

Per ciò che mi riguarda NON vendo articoli sul MIO blog, ma adoro i viaggi stampa, le degustazioni e gli incontri con i geek del vino.

Per ciò che concerne l’EWBC sono fiera di aver aiutato i vignaioli rappresentati da Saveli, sia prima che durante, è grazie a loro che ho partecipato alla conferenza, perchè parliamoci chiaro, 205 euro più tre notti in hotel, beh, sul budget di una dottoranda di ricerca non sono quisquilie, ovvero, avrei dovuto modificare alcuni spostamenti successivi.

Bene, visto che qui si parla anche di vino, ecco qualche referenza:

Mi sono convertita al Merlot, grazie al Nero Assoluto, della Cantina di Castelnuovo del Garda.

Il Monte Saline bardolino Brut Rosé non è male davvero, complimenti!

Nicosia, Fondo Filara, Etna Rosso DOC,fruttato al rubino

Marques de Casa Concha, Cabernet Sauvignon, Chile

Roncolato, San Rocco, Ripasso

Genio del Pago, Tirinto, Amarone

Genio del Pago Oltar, Veneto IGT

Donna Fugata, Lighea, Zibibbo

Cantine Barbera, Nero D’Avola IGT 2010

Dunque, per finire un grande grazie a Gabriella, Ryan e Robert… Grazie agli sponsor, in particolare Berlucchi, di cui ho adorato la cantina e la dimostrazione di sboccatura in diretta… non sono riuscita a filmare, perchè avevo dimenticato il caricabatterie della macchina fotografica! pffff l’inaffidabilità della tecnologia!!!! 😛