Già, ricevo un comunicato : Paul Mass è il trentesimo nella classifica dei primi 50 wine brand più ammirati (e conosciuti) al mondo. Insomma, il trentesimo posto di per sè non è che sia molto interessante per un francese quando prima di lui ce ne sono altri 10 del suo stesso Paese, ma la classifica lo è.
Tra le prime 30 ben 17 sono europee, di cui 11 francesi… una sola è italiana ed è ben al quarto posto, si tratta di niente di meno che Tignanello, che avanza di 28 posizioni rispetto all’anno precedente, tanta roba si dice in gergo italico! Menomale che c’è Antinori che compensa la mancanza italica di una strategia di branding efficace, altrimenti avremmo fatto una figura pellegrina… comunque, un italiano contro 11 francesi nei primi 30, che venderanno anche fuffa a detta di alcuni, ma se la fuffa ti porta visibilità e valorizzazione del prodotto why not, why not…
I criteri utilizzati sono stati:
– il vino è di qualità costante o crescente?
– e’ rappresentativo della regione o del paese d’origine?
– risponde ai bisogni e ai gusti del target di riferimento?
– Packaging e Marketing sono soddisfacenti?
– E’ attrattivo per gran parte della popolazione?
Sono stati più di 200 tra importatori, sommellier, master of wine che si sono pronunciati seguendo questi criteri, ecco la classifica:
1 Torres up 1
2 Casillero del Diablo down 1
3 Château Latour re-entry
4 Tignanello up 28 : si, avete letto bene, guadagna 28 posizioni
5 Penfolds down 2
6 Château d’Yquem re-entry
7 Château Margaux up 13
8 Cloudy Bay down 3
9 Guigal down 1
10 Vega Sicilia re-entry
Al 27esimo posto un libanese :), Chateau Musar, (lo stesso che dirige l’UVL) e al 40esimo ancora un italiano, Zonin, che in quanto a strategia di comunicazione, marketing e personal brandig a mio modesto avviso direi che è secondo a pochi…
La classifica, autorevole o no, offre spunti interessanti, per chi voglia coglierli… per tutti gli altri Inch Allah Boukra Malesh!
Ecco l’articolo su Drinksint: