Il 16 e 17 Marzo si è svolta a Bordeaux la terza edizione del Concours Mondial du Sauvignon, dove una giuria di esperti ed amatori ha degustato 671 campioni di Sauvignon provenienti da tutto il mondo. C’era anche un gatto nero, curioso e sfacciato!
Ma, a che serve un concorso vinicolo? beh ecco potremo sintetizzare così:
– favorire la promozione dei vini prodotti dal vitigno Sauvignon
– Incoraggiarne la produzione con un consumo ragionevole
– iniziare il pubblico non specializzato alla ricchezza e diversità di questo vitigno attraverso degli accordi cibo/vino
l’incipit:
La sera precedente, presso Planète Bordeaux, la struttura di promozione turistica del Sindacato dei vini di Bordeaux e Bordeaux Superiore, si è svolta una presentazione sulla tipicità del Sauvignon correlata alle diverse regioni di produzione. Il Prof. Roberto Zironi, ha presentato il Sauvignon nel Friuli… ed ho ascoltato con immenso piacere…
[slickr-flickr tag=”typical”]
La mia giuria era la numero 4, con Alain Vironneau, l’ambiente, come sempre, è stato conviviale ed accogliente. Il Team delle organizzatrici e organizzatori del Sindacato dei vini di Bordeaux è stato davvero più che all’altezza dell’evento.
Come già notato in altri post, se dovessi analizzare la sociologia del genere nel settore della degustazione vitivinicola direi che la maggioranza è maschile, dai 30 anni in su, (panciuti) e poco propensi ancora a esercitare le proprie dita sulle tastiere touch dei loro smartphone.
Venerdì mattina ore 9.30 iniziamo con la prima degustazione…
[slickr-flickr tag=”degustation”]
Per pranzo ci siamo recati a Chateau de Bonhoste, a 10 Km di Saint Emilion e 45 Km dalla città di Bordeaux, posizione che gli porta non poca fortuna. La famiglia Fournier, proprietaria della tenuta, ci ha deliziato con un pranzo eccezionale, accompagnato da vini piacevoli e facili da bere, tra cui, visto il contesto, il Bordeaux Blanc Sec Cuvée Prestige 2011, che senza sapere avevo degustato alla cieca il mattino, e che in quell’occasione avevo già apprezzato.
[slickr-flickr tag= “chateaudebonhoste”]
Dopo pranzo, sebbene qualcuno desiderasse dedicarsi ad attività rigenerative sotto il primo sole di primavera e accarezzato dalla brezza atlantica, abbiamo avuto l’opportunità di visitare la cantina e le “gallerie” sotterranee dove viene stoccato il vino, gallerie molto speciali, che risalgono alla storia più antica dei villaggi attorno a Bordeaux che, come spesso accade in queste occasioni, fanno piombare in un attimo in una dimensione spazio temporale completamente diversa.
[slickr-flickr tag= “gallerie”]
[slickr-flickr tag= “nature”]
La sera, dopo una doccia rigenerante, ci siamo ritrovati in centro a Bordeaux, alla Brasserie Bordolaise, vino, cibo e allegria in quantità esponenziale… troppo forse? Direi di si 😛
[slickr-flickr tag= “brasseriebordolaise”]
Il giorno dopo, ore 9 eccoci di nuovo a Planète Bordeaux per continuare la degustazione, probabilmente un po’ provati dalla cena della sera precedente, ma in forma per assaggiare.. >^..^<
Ad assaggio terminato, la Super Jury si è riunito per assaggiare i migliori risultati et voilà…
Di nuovo in bus, questa volta per andare verso Chateau La Guillaumette, dove Antoine, figlio del proprietario, ci spiega minuziosamente che cosa significhi vendere vino in Cina – ovvero la differenza di prezzo tra l’essere o non essere un Grand Crus. Chateau la Guillaumette produce anche del Saint Emilion Grand Crus, con il nome di Chateau des Laudes e Chateau Galeteau, quest’ultimo in versione 2009 mi è piaciuto assai.Il pranzo è stato superbo, nella sala ricettiva di Chateau La Guillaumette, tutto molto ricercato e curato nei minimi particolari, devo dire che, anche se la cucina francese non mi fa impazzire, riesco sempre a mangiare più di quanto sia necessario 😉
[slickr-flickr tag= “chateaulaguillaumette”]
Il pomeriggio, dopo pranzo, avremmo dovuto fare un tour libero nella bellissima città di Bordeaux, ma eravamo tutti troppo stanchi, in più c’era una partita di Rugby talmente avvincente per me che ho preferito dormire: Galles-Francia… vino-maschi-sport … vi lascio immaginare quale apoteosi culturale!
La sera “l’ultima cena”, dove ci hanno rivelato l’arcano segreto dei medagliati, siamo andati in un ristorante che conoscevo già, Le Saint James (attenzione alla musica sul sito, se siete in ufficio:P), nei pressi di Bouliac, dove Michel Portos, di origine marsigliese coniuga la cucina francese con i colori, i profumi e i sapori del mediterraneo, pare infatti che la sua mamma sia italiana 😉 Dire che la sua cucina è orgasmica è poco, ve lo assicuro, in più il locale è davvero super style con sculture ed esposizioni postmoderne esposte ovunque, e con una vista sulla città di Bordeaux incredibile.
[slickr-flickr tag= “saintjames”]
In conclusione:
Le serie di vini che ho degustato erano francesi e sudafricani, un paio di vini mi hanno lasciato un’ottima impressione, ma nel complesso non ho trovato nulla che mi abbia fatto letteralmente impazzire.
Ed eccovi le Gran Menzioni:
per gli assemblaggi: Chateau Le Sartre 2010 – Pessac Léognan (France)
Savignon boisé: Framingham Sauvignon Blanc 2011 – Malbourough (New Zeland)
Sauvignon non boisé < 10euro: Sancerre Michel Thomas Cuvée Silex 2010 (France)
Assemblaggio non boisé > 10 euro: Saint Claire Pioneer Block Foundation 1 2011 – Malbourough (New Zeland)
Numeri:
671 Campioni
50 degustatori di cui un >^..^<
4 Trofei speciali
64 Medaglie D’Oro
124 Medaglie d’Argento
13 Medaglie per i vini di Bordeaux
Per l’Italia, il Friuli ha guadagnato le sue medaglie d’argento nella categoria non boisée > 10 euro:
Albino Armani Sauvignon Campo Napoleone 2011 Vneto IGT
Albino Armani Sauvignon Claps 2011 Friuli Grave
Grillo Lole di Muzzolini Sauvignon 2010 Colli Orientali del Friuli DOC
Le Scluse 2010 Colli Orientali del Friuli DOC
Turranio Bosco del Merio Sauvignon 2011, Lison Pramaggiore DOC
Qui potrete trovare tutti i risultati…
Miaou >^..^<