Allora, come promesso, proseguo con l’esposizione dell’interessante contenuto del sito che, in tono amichevole e cordiale, si propone di parlarci di vino.
Se non sbaglio, nell’articolo precedente della stessa categoria, avevo iniziato riportando la traduzione di un piccolo stralcio dal quale si può evincere l’evoluzione della presenza del genere femminile sul palco della produzione vinicola, produzione incontestabilmente maschile almeno sino alla seconda metà del secolo scorso.
Ma, come uno schiaffo all’attività mascolina per eccellenza, si pone una questione di non poco interesse, ovvero, Le donne, migliori degustatrici degli uomini?
Possiamo leggere:
Con l’arrivo delle donne nell’universo del vino, la questione si pone inevitabilmente. Se alcuni/e rifiutano di partecipare a questo dibattito, altri, professionisti del mondo vinicolo e scienziati, si applicano per far luce sull’argomento, per esempio attraverso degli studi comparativi dei commenti delle donne e degli uomini su degustazioni assolutamente identiche (posto che esistano degustazioni di questo tipo). Il lavoro effettuato su tale tema da Isabelle Forêt, relatrice in numerose conferenze, degustatrice, giornalista sul vino e capo redattrice di un sito internet l’ha condotta a questa conclusione : “le donne hanno un odorato più sviluppato, più sottile ed operano un’analisi differente di ciò che sentono, fanno appello alla loro memoria femminile per interpretare e dunque in un vino non trovano gli stessi aromi che troverebbe un uomo”
Personalmente, non credo che una sola affermazione di questo tipo possa essere sufficiente per affermare un primato di qualità nelle degustazioni effettuate dal genere femminile. Inoltre in questa affermazione troviamo una testimonianza riguardo la diversità degli approcci e dei risultati, ma diverso non significa necessariamente migliore.
Attenzione donne del vino, non facciamo lo stesso errore che gli uomini hanno commesso sino a ieri, la condivisione e la collaborazione sono la forza di qualunque rete… Mettersi in competizione non ha senso, soprattutto nella differenza di genere.
Spirito di collaborazione e condivisione lo troviamo ne “Le donne del Vino” ,
“l’Associazione Nazionale costituita da Produttrici, Ristoratrici, Enotecarie, Enologhe, Sommelier e Giornaliste, che in tutta Italia con la loro attività promuovono la cultura del vino nel senso più ampio.
Nell’homepage si può scaricare in formato pdf la ricerca pubblicata nel 2008, in occasione della ricorrenza del ventennale dell’Associazione, dal titolo “Vent’anni di vino italiano al femminile: un valore per il futuro”.
Inoltre sul loro sito si può trovare anche la sezione dedicata a Wine Town Firenze, con il relativo link. Si tratta di un incontro tra le nove capitali più importanti nel panorama del vino mondiale, dove Le donne del vino avranno uno spazio dedicato.
à très bientôt